Estratto dal testo: Massimo Camisasca, Terra e cielo. Un itinerario di vita cristiana. (Cantagalli 2006)
Uno degli atteggiamenti più profondi dell’animo sacerdotale è la coscienza di doversi far carico del grido angosciato che sale dal cuore umano provato dalle difficoltà della vita, dalla sofferenza, dal peccato, e di dover intercedere per tutti i suoi fratelli.
La preghiera stabilisce fra le nostre vite un legame altrimenti impossibile, perché porta allo scoperto, come un tesoro che lentamente sia sollevato dagli abissi del mare, la misteriosa e profondissima unità nella quale Dio ha legato gli uomini.
Il cuore più profondo della preghiera è l’intercessione: «Intercedere, chiedere in favore di un altro, è la prerogativa di un cuore in sintonia con la misericordia di Dio. L’intercessione cristiana è espressione della comunione dei santi», dice il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Richiamiamo Abramo che intercede per Sodoma e Gomorra e che in fondo è pronto a sacrificare suo figlio perché Dio benedica la sua stirpe.
Richiamiamo Mosè che intercede per il popolo che ha costruito e adorato il vitello tradendo il patto d’alleanza con Dio. Mosè è disponibile a sostituirsi al popolo nel ricevere il castigo.
In particolare è il sacerdote a porsi come colui che supplica per tutti, un po’ come la figura di Mosè, che tiene le braccia alzate durante la battaglia e offre il suo sacrificio per tutto il popolo (cfr. Es 17,8-14).
Lo si vede molto bene nelle parole che si recitano al momento della consacrazione: «Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue dato per voi».
La preghiera, nel suo cuore, è sempre intercessione,
e l’intercessione è sempre un’offerta di sé.
Perciò, quando recitiamo il salmo e diciamo: «Signore, mia forza, mio baluardo, mia roccia» (cfr. Sal 17,3; Sal 30,4; Sal 117,14), pronunciamo queste parole anche per coloro che non riescono o non possono dirle. Sono parole che hanno un significato decisivo anche per loro.
Si capisce così il significato sacerdotale del battesimo e il significato del sacerdozio ordinato. Attraverso di esso, nel sacrificio eucaristico, il sacerdozio di tutti diventa oggettivamente impetrazione e offerta. Ecco il valore cosmico del sacrificio eucaristico, in cui si racchiude ogni volta tutta la storia del mondo.
E ciò è talmente vero che è impossibile celebrare con coscienza la messa, o parteciparvi con coscienza, senza portarvi tutto ciò che si è vissuto durante il giorno, in quell’ora, in quella settimana. Non solo le persone che abbiamo incontrato, ma anche quelle che non conosceremo mai.
Nella preghiera, che è il luogo in cui ognuno diventa sacerdote,
ciascuno di noi porta il mistero e la vita di tutti davanti a Cristo,
soprattutto di quelli che non pregano o non sanno pregare,
di quelli che hanno smesso di pregare o non hanno mai imparato a farlo.
Un esempio di preghiera dei fedeli, di intercessione
Preghiamo ancora il Padre con l’intercessione dei Santi, per la gioia piena dei nostri defunti e per la pace su questa nostra terra, e perché ovunque le forze della morte vengano contrastate. Con fede e speranza ripetiamo: Dio della vita, ascoltaci!
- Ti preghiamo, Padre, per tutte le persone che ci sono state care mentre erano con noi e che ora, passate attraverso la morte, ci mancano tanto. Possano nella tua casa riposarsi delle fatiche e delle sofferenze dell’esistenza, e giungere in Gesù alla pienezza della gioia. Ti preghiamo.
- Ti preghiamo, Padre, per i defunti di cui nessuno in questi giorni si ricorda soprattutto per quelli che hanno dovuto vivere lunghi anni nell’abbandono e nella solitudine. Togli tu dalle loro spalle il peso della nostra indifferenza e della nostra freddezza, e colmali oltre ogni misura della tua amicizia e della tua tenerezza. Ti preghiamo.
- Ti rivolgiamo, stretti nella comunione della medesima speranza, una preghiera per coloro che facevano parte delle nostre comunità cristiane e, nel corso di quest’ultimo anno, hanno dovuto affrontare la morte. Possano in cielo partecipare alla festa degli angeli e dei santi, illuminati dalla tua bellezza inesauribile. Preghiamo.
- Troppi nostri fratelli e sorelle muoiono per la fame, la sete e le conseguenze della miseria. Troppa gente, di ogni età, vive nel terrore e viene annientata con violenza nei tanti paesi dove la guerra semina distruzione e morte. Ti preghiamo perché la grande famiglia umana ritrovi le vie della fraternità e della pace. Preghiamo.
- Preghiamo per i nostri malati, perché non siano lasciati soli ma vengano curati con competenza ed amore. Preghiamo.
Tu, che hai creato la vita, ci hai amato da sempre e ci amerai per sempre. A te affidiamo coloro che abbiamo amato quando erano con noi su questa terra. Colmali di ogni gioia ora che sono giunti nella tua casa. E fa’ che, tra le prove di questa vita, non perdiamo mai la speranza, e la paziente e fedele bontà che essa rende possibile. Per Cristo nostro Signore.